Il compromesso è l'arte di tagliare una torta in modo tale che ciascuno creda di avere la fetta più grossa.

Jan Peerce

Dolci preparati con le amiche, che tra chiacchiere e risate non vengono neanche mangiati.

Dolci dei giorni tristi, quando la casa è invasa dal profumo di cioccolato, e che consolano sempre.

Dolci delle feste, delle occasioni speciali, con cui si deve fare bella figura, ma con poca fatica!

Dolci della nonna, tramandati di madre in figlia, "quelli sì che vengon buoni!...".

Dolci sbagliati e non sai spiegarti il perchè.

Dolci sempre uguali e sempre diversi, quelli pronti sempre al momento giusto, menomale.

...Nulla può competere con il sapore di un dolce fatto in casa.

mercoledì 12 settembre 2012

Crostata di prugne emiliana

Canzone consigliata per la preparazione: 
"Le passanti", Fabrizio De Andrè


Ci sono persone con cui ci si sente davvero a casa. 
Persone con cui, fin dal primo istante, si instaura quel feeling speciale e indescrivibile fatto di sguardi complici e di frasi dette a metà, perchè non serve andare avanti: con loro è già tutto chiaro, ovvio, quasi scontato.
Persone che solo a guardarle scappa da ridere, ma non con malignità: quella risata che spunta all'improvviso, da chissà dove, è sincera e dolce, incontrollabile, perchè hanno un'espressione così buffa che proprio non si può resistere.
Persone che, se osservate attentamente, hanno i nostri stessi modi di fare: tamburellare le dita sul tavolo, passarsi una mano tra i capelli, rosicchiarsi l'unghia del pollice, stringere le labbra in un momento di concentrazione. 
Ci sono persone conosciute appena ma subito capite, e ci sono quelle che dopo anni e anni ancora non si decifrano, chissà poi perchè. 
Persone per cui vale davvero il detto "mai fidarsi della prima impressione", e altre così deludenti che forse sarebbe stato meglio ascoltarlo, quell'istinto inconscio di tenerle a distanza.
Ci sono persone con cui ci si diverte sempre e con cui tutto è un gioco, un'avventura, una nuova sfida.
Persone con cui si andrebbe in capo al mondo, anche se alla fine è più semplice rimanere in casa a vedere un film e abbuffarsi di dolci, senza fare assolutamente nulla.
Perché con queste persone ogni cosa, anche la più stupida, anche la più difficile e spiacevole, persino - e dico mica poco! - iniziare un altro faticosissimo anno, diventa sopportabile: perchè sono loro a renderla, se non proprio bella, perlomeno speciale.

Sperando che anche voi abbiate le "vostre persone", vi lascio la ricetta di questa crostata buonissima (che magari potete fare proprio per loro) , di origini emiliane, che era sul numero di luglio di Sale e Pepe: un guscio di frolla croccante che racchiude un ripieno morbido e leggermente aspro, dovuto dalle prugne insaporite soltanto con zucchero e succo di limone. 
In realtà  l'originale prevedeva l'uso di quelle cornàle, ma dato che mi era appena stato donato un cestino colmo di fantastiche prugne gialle appena raccolte dall'albero (quando si dice avere le giuste conoscenze!), non ci ho pensato due volte a fare una piccola variazione. 
La consistenza ricorda un po' quella dello strudel, - dolce che tra l'altro adoro per il suo perfetto equilibrio tra croccantezza e morbidezza -, ma se amate i sapori dolci vi consiglio di aggiungere altro zucchero alle prugne, perchè risultano in effetti leggermente asprigne.



Ingredienti per uno stampo 10x24 cm (io ho utilizzato quello da plumcake):
- 300 g di farina
- 1/2 kg di prugne rosse o gialle
- 150 g di zucchero 
- 100 g di burro
- 1 cucchiaino di lievito in polvere
- 1/2 limone biologico
- 3 savoiardi o altri biscotti secchi
- zucchero a velo q.b.
- 1 pizzico di sale
- 1 dl di acqua fredda

Preriscaldate il forno a 180°C.
Nel mixer frullate insieme la farina setacciata con il lievito, 50 g di zucchero, un pizzico di salee il burro tagliato a pezzetti. Dovete ottenere un composto bricioloso. 
Versate poi poco per volta, mixando ogni volta per amalgamare, l'acqua fredda, finchè non otterrete un impasto liscio e sodo. Trasferitelo in una ciotola, formate una palla e avvolgetela nella pellicola trasparente, lasciandola poi in frigorifero per almeno 30 minuti. 
Nel frattempo lavate e asciugate le prugne, tagliatele a pezzetti e conditele con lo zucchero rimasto e il succo del limone. 
Stendete metà della pasta in una sfoglia rettangolare piuttosto sottile e con essa rivestite fondo e bordi dello stampo imburrato ed infarinato. Cospargete poi il fondo con i biscotti sbriciolati, versatevi le prugne copritele con la pasta rimasta. 
Con un coltello praticate alcuni fori paralleli nella pasta e infornate la crostata per circa 40 minuti, finchè non sarà bella dorata. 
Fatela raffreddare, sformatela, spolverizzatela di zucchero e velo e poi servitela tagliata a fette, magari accompagnata da una pallina di gelato. 

lunedì 3 settembre 2012

Biscottini ovis mollis alle albicocche


Canzone consigliata per la preparazione: 
Gioia Infinita- Negrita


Mi sono persa qualcosa. 
Due giorni fa, o forse tre al massimo, ero al mare. 
Per la precisione in Emilia Romagna, magari non la regione con il mare più bello, ve lo concedo, però insomma; hotel tre stelle con cucina decente - ma se mi fossi impegnata avrei fatto meglio persino io - giornale al mattino, poi mare, spiaggia e tanto, tantissimo sole, passeggiate diurne, scorazzamenti in bicicletta e serate nei locali "in" (ok, adesso non esageriamo troppo..)
Poi qualcosa è andato storto, ha iniziato a coprirsi e a piovere. 
Nella valigia zero pantaloni lunghi, nè felpe, nè niente di più pesante di un vestitino svolazzante multicolor nè, tantomeno, scarpe chiuse. 
Quindi siamo partiti, in anticipo di un giorno - si sa che al mare, se c'è brutto tempo, non c'è proprio nulla da fare - fuggiti nel grigiore di un sabato pomeriggio praticamente senza salutare nessuno.
Vi risparmio i dettagli sul viaggio di ritorno, di cui ho solo ricordi piuttosto vaghi e confusi: ad un certo punto mi sono svegliata - non ricordavo nemmeno di essermi addormentata - e ci trovavamo in un autogrill, (non sapevo nemmeno dove o che ora fosse), affollatissimo di facce tristi ancora un po' scottate dal sole, facce consapevoli dell'ormai evidente ritorno dell'autunno. 
Poi siamo arrivati a casa.
Ebbene, signore e signori, in Piemonte diluviava, così come in quasi tutta l'Italia settentrionale, a dispetto delle mie vane speranze.
E diluvia tutt'ora: non ha smesso un istante, o comunque io non me ne sono accorta.  
E' stato... traumatico, veramente. 
Sono passata da un agosto soffocante direttamente a novembre, dal vestitino citato sopra al giubbotto, dalle infradito alle scarpe da ginnastica. Con i calzini. 
E' tornata anche la coperta nel letto.
Fino a poche sere fa, anche se ormai sembra passato un sacco di tempo, ballavo sulla spiaggia, ora dopo cena mi ritrovo a fare zapping alla tv, arrendendomi poi ai tristissimi programmi in prima serata.
Potremmo dare inizio ad  una petizione, qualcosa come: "Ridateci agosto (ma ci basta anche un settembre assolato)"...
Potremo tutti insieme fingere che sia ancora estate, che sia ancora tempo di partire, che sia ancora vacanza.
O forse il caldo se n'è davvero andato ed è tempo di tornare, ovunque siamo.
Per la gioia dei nostri forni, che si rimettono al lavoro insieme a noi.
E va bene così, cerco di convincermi, almeno potrò finalmente indossare i trench e i cardigan comprati nei saldi. 
Dite che il gioco vale la candela?

"Il ritorno porta addosso mal di testa e mal d'anima"... e un sacco di tristissimi ombrelli.

Biscotti semplicissimi e genuini, proprio come la confettura home made che li tiene insieme, sono una variazione al più classico occhio di bue, ma con una frolla che si scioglie in bocca: è questa la particolarità del metodo "ovis mollis", cioè fatta con il tuorlo di uova sode. 
Una coccola da regalare e da regalarsi, cosparsa di un sottile strato di zucchero a velo che lascia le labbra appiccicose e zuccherine.
Una gioia infinita, almeno loro.

Ingredienti per circa 24 biscotti:
- 150 g di burro
- 200 g di farina 
- 50 g di fecola di patate
- 100 g di zucchero a velo più quello per spolverare
- 8 tuorli
- la scorza di 1 limone biologico grattuggiata
- 1 pizzico di sale
- confettura di albicocche (meglio se fatta in casa)

In un pentolino fate bollire le uova con il guscio per circa 8 minuti, poi lasciatele raffreddare completamente, togliete il guscio e ricavatene i tuorli, che andrete a setacciare. 
Sabbiate il burro insieme alla farina e allo zucchero a velo, poi aggiungete la scorza del limone, la presa di sale e i tuorli e impastate molto velocemente il composto fino a formare il classico panetto (attenzione a non far sciogliere il burro!). 
Riponete la pasta in frigorifero a raffreddare per almeno un'ora, poi, quando è bella dura, tiratela fuori e stendetela (viene meglio tra due fogli di carta da forno) sottilmente, ad uno spessore di circa 2 mm. 
Con lo stampino che più preferite ricavate i biscotti, poneteli su una placca foderata di carta da forno e poi lasciateli ancora in frigorifero per circa 15 minuti. 
Nel frattempo preriscaldate il forno a 200°C e infornate quindi i biscotti per 10-15 minuti, finchè non li vedrete dorati. 
Tirateli fuori e lasciateli raffreddare completamente prima di staccarli dalla placca o finirete per romperli, sono molto delicati. 
Distribuite poi la confettura su una delle estremità dei biscotti, appaiateli e spolverizzateli di zucchero a velo.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...