Il compromesso è l'arte di tagliare una torta in modo tale che ciascuno creda di avere la fetta più grossa.

Jan Peerce

Dolci preparati con le amiche, che tra chiacchiere e risate non vengono neanche mangiati.

Dolci dei giorni tristi, quando la casa è invasa dal profumo di cioccolato, e che consolano sempre.

Dolci delle feste, delle occasioni speciali, con cui si deve fare bella figura, ma con poca fatica!

Dolci della nonna, tramandati di madre in figlia, "quelli sì che vengon buoni!...".

Dolci sbagliati e non sai spiegarti il perchè.

Dolci sempre uguali e sempre diversi, quelli pronti sempre al momento giusto, menomale.

...Nulla può competere con il sapore di un dolce fatto in casa.

sabato 16 giugno 2012

Cake alla ricotta e albicocche


Canzone consigliata per la preparazione:
"Rimmel", Francesco De Gregori


E' vero, ormai è tardi per pentirsi. 
Ed è tardi da molto, in realtà, perchè la prova costume, come ricordano vari giornali, andrebbe fatta a gennaio, o al più tardi a febbraio, per contenere i danni di Natale. 
Ora, diciamoci la verità: l'unica prova che faccio a gennaio è quella della cioccolata calda (fondente o classica? Con il caramello? E i biscotti?). 
E poi, voi, a gennaio, avete idea di dove siano i costumi? 
Macchè. 
Io, a fine settembre, quando le giornate iniziano ad accorciarsi e l'argomento mare/piscina è definitivamente archiviato, li metto da qualche parte nell'armadio e mi ricordo della loro esistenza solo a giugno, se va tutto bene. Insomma, non diciamo fesserie!
Anche perchè a farci sentire in colpa ci pensano già abbastanza le decine di pubblicità di creme varie, tra anticellulite, antismagliature, autoabbronzanti, pancia piatta dal mattino alla sera eccetera eccetera, perciò non credo di dover continuare oltre. 
Ma ormai chi ci crede più, a queste creme miracolose, e dopo averne provata qualcuna, - magari spendendo pure un occhio della testa - abbiamo tutte (e perchè no, anche tutti) capito che l'unico esercizio da fare, per non arrivare in spiaggia rotolando, è girare la testa a destra e a sinistra quando ci viene offerta qualche prelibatezza. 
Una crudeltà.
In realtà ci sono anche altre scuole di pensiero, (e per fortuna, oserei dire!), che prevedono la semplice riduzione dei grassi dal proprio regime alimentare. 
Che poi è la cosa migliore da fare, secondo me, anche perchè privarsi di qualunque cosa non è certamente il modo giusto per avere un aspetto sano (vi ricordate di G.?). 
Io ho dunque adottato questo metodo, e ci credete se vi dico che i dolci light sono buoni almeno quanto quelli ipercalorici? 
In primis, via il burro. 
Lo so, che è dura abbandonare il nostro amico più fidato, ma se sostituito con i giusti ingredienti non vi accorgerete nemmeno della sua assenza.
O perlomeno, è stato così per me quando ho assaggiato questa torta, assolutamente convinta che di burro ce ne fosse, e pure un bel po'.
Perciò ormai mi sono totalmente convertita alla ricotta, ma devo ammettere che anche lo yogurt ha il suo perchè, almeno per quanto riguarda i dolci soffici. 
Altro argomento scottante (e da perfezionare, come potete ben vedere dalla ricetta!), lo zucchero. Diciamo che sono ancora in fase di sperimentazione, e pur conoscendo le straordinarie capacità zuccherine dello sciroppo di agave o del malto di cereali, ho ancora qualche piccola remora...
In ogni caso, largo alla frutta, (che ci sta sempre), e all'abbronzatura.
Come cosa c'entra
Color cioccolatino si sembra più magri!

 Ingredienti per una tortiera di 24-26 cm:
- 250 g di albicocche fresche (o sciroppate)
- 125 ml di latte
- 250 g di farina
- 250 g di ricotta fresca
- la buccia grattuggiata di 1 limone
- 4 uova medie
- 1 bustina di vanillina
- 1 bustina di lievito in polvere
- 200 g di zucchero
- zucchero a velo q.b. 

In una ciotola montate con le fruste elettriche le uova con lo zucchero e la vanillina, poi aggiungete la ricotta e la buccia del limone, lavorando il composto finchè non è liscio e senza grumi. 
Alternate quindi la farina e il lievito setacciati con il latte. Mescolate con una spatola per rendere il tutto liscio e omogeneo, poi imburrate e infarinate la tortiera e trasferiteci l'impasto. 
Dopo aver lavato le albicocche, tagliatele a metà e appoggiatele delicatamente sulla superficie della torta con la parte tagliata verso il basso, distanziandole leggermente l'una dall'altra. (Se ve ne avanzano distribuitele sulla torta come più vi piace, magari con un "sole" al centro come ho fatto io).
Infornate la torta nel forno preriscaldato a 170°C per circa un'ora. Se la superficie tende a scurirsi troppo velocemente, trascorsi almeno 30 minuti aprite il forno e ricopritela con un foglio di alluminio.
Una volta cotta, lasciatela raffreddare, trasferitela su un piatto da portata e spolverizzate con lo zucchero a velo. 

8 commenti:

  1. adoro la ricotta sia nel dolce che nel salato, mi segno questa tua golosa ricetta, grazie !

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  2. E' durissima la prova costume..ma poi basta superare il primo impatto, poi ci si abitua e si diventa delle fascinose e formose sirenette abbronzate!
    Un torta golosa e sana...dovrei assaggiarne un po'...
    Bacioni!

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    Risposte
    1. Ahahah hai ragione Sara! E poi... una donna senza un po' di ciccia è come un cielo senza stelle!:)

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  3. ciao che meraviglia... chi sa quanto è buono, sono capitata qui per caso e ti volevo lasciare un invito quando hai voglia e tempo passa da me qui sul sito http://www.thejewelryland.net/ oppure sul blog, per vedere le mie creazioni e i miei bijou.

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  4. Ahahah...la prova costume...che ridere! Non mi ci far pensare va...non è che mi sono ingrassata, semplicemente sono rimasta costante, ma non è che l'anno scorso ero una 42! Pace! Non posso proprio pretendere niente.

    Le albicocche stanno per maturare e ci farò un pensierino, anche per la canzone in sottofondo che mi piace un sacco!

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  5. Sono felice che ti piaccia la canzone, non ne avevo ancora messa una di De Gregori, pur avendo intitolato il blog con una frase di una sua canzone... imperdonabile!
    Per il resto tranquilla... non sei l'unica a non essere una 42..;)

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