Il compromesso è l'arte di tagliare una torta in modo tale che ciascuno creda di avere la fetta più grossa.

Jan Peerce

Dolci preparati con le amiche, che tra chiacchiere e risate non vengono neanche mangiati.

Dolci dei giorni tristi, quando la casa è invasa dal profumo di cioccolato, e che consolano sempre.

Dolci delle feste, delle occasioni speciali, con cui si deve fare bella figura, ma con poca fatica!

Dolci della nonna, tramandati di madre in figlia, "quelli sì che vengon buoni!...".

Dolci sbagliati e non sai spiegarti il perchè.

Dolci sempre uguali e sempre diversi, quelli pronti sempre al momento giusto, menomale.

...Nulla può competere con il sapore di un dolce fatto in casa.

mercoledì 27 giugno 2012

Nella sabbia e nel sole, Noli

Canzone consigliata per il viaggio: 
"Sapore di sale", Gino Paoli 



Chi non è mai stato a Noli si è perso tanto. 
Come avrete capito sono appena tornata da una settimana di mare, trascorsa in questo piccolo e romanticissimo borgo ligure, uno dei più belli d'Italia, situato tra Spotorno e Finale ligure.
In realtà io Noli siamo amiche da tempo, ma tornarci è ogni volta un'emozione. 
Una vacanza necessaria, di quelle che devono esserci, almeno una volta l'anno, fatta soltanto di sole (le mie spalle scottate lo confermano dolorosamente), mare e amiche.
Amiche con cui, tra parentesi, si fa a gara di abbronzatura.
Persa dal principio, se pensavate il contrario: sono questi i vantaggi di avere una casa al mare e ospitare le amiche dopo esserci state almeno due settimane (ed essere dunque color cioccolato).
Anche sforzandomi, non ce l'ho proprio fatta!:-)


 







Ma sono sconfitte su cui si passa velocemente sopra, specialmente dopo una capatina da Pappus, una delle gelaterie migliori del mondo - passito di pantelleria, strudel di mele, cioccolato fondente e zenzero.. devo continuare? - e una nelle numerose pasticcerie della città. 
Una settimana troppo breve, a dir la verità, tanto da indurci a progettare alternative alle nostre sognate carriere (una bella spiaggia-pasticceria, con dolci fatti in casa: non ci verreste?).
Sono diventata persino brava nel Sudoku. 
Della serie, tutto è possibile.
Però vorrei chiarire, Noli è un posto più adatto a famiglie con bambini che a giovani ruspanti (?) come dovremmo essere noi, quindi se cercate la movida passate oltre questo post, - perchè diciamocelo, alla sera c'è proprio pochino da fare -, ma se avete voglia di una vacanza con la V maiuscola, di quelle che restano nel cuore, è sicuramente il posto giusto. 

mercoledì 20 giugno 2012

Cannoli home made con ganache


Canzone consigliata per la preparazione: 
"Turning tables", Adele


C'è un dilemma che mi attanaglia e che da anni non riesco a risolvere.
Niente di grave, a dir la verità.
Si tratta del nome di questi dolcetti, che in Piemonte sono detti cannoli, con grande disprezzo dei siciliani, che giustamente si arrovellano il possesso del cannolo per eccellenza: quello siculo. 
Che poi a ben guardare con quello più famoso non hanno proprio nulla a che fare, se non forse l'idea: un involucro di pasta riempito da una morbida crema. 
Tutte qui, le somiglianze. 
Una sfoglia zuccherosissima che racchiude un interno di creme varie, delle quali la più tipica delle mie parti è sicuramente quella allo zabaione; è questo il cannolo, o cannoncino, di cui parlo. 
Ma il suo nome cambia di famiglia in famiglia, - non azzardo a dire di regione in regione perchè non credo si trovi ovunque in Italia -, e le origini sono quasi totalmente sconosciute. 
Insomma, sono avvolti da un alone misterioso, questi dolcetti, anche se le vecchiette delle mie parti li considerano un dolce classico e piuttosto antico.
Sarà.
Pur avendoli sempre comprati in pasticceria volevo provare a farli in casa da una vita. 
Alla fine, dopo tante ricerche, sono riuscita a trovare lo stampo adatto, il famigerato cilindro metallico.
Dopo un incipit degno di nota, con una prima infornata il cui posto giusto avrebbe dovuto essere la spazzatura, e non la nostra pancia, - ma si sa, in cucina non si butta via niente -, al secondo tentativo i cannoli sono rimasti, - posso dirlo? -, da urlo!
Mai più cannoli di pasticceria.
Quelli fatti in casa sono mille volte meglio.

Ok, forse l'ho azzardata un po' grossa, ma volete mettere la soddisfazione?


 Ingredienti per circa una decina di cannoli (ma dipende dalle dimensioni delle striscioline):

 Per i cannoli
- 2 rotoli di pasta sfoglia
- 2 uova
- zucchero semolato q.b.
Per la ganache
- 30 g di burro
- 250 g di cioccolato fondente grattuggiato o tritato
- 250 ml di panna fresca

Stendete la pasta sfoglia su un piano da lavoro e tagliate le striscioline (per le dimensioni fate un po' voi, l'importante è che siano tutte uguali). 
Spennellate con poca acqua sia lo stampo sia le striscioline, poi arrotolatele attorno al cilindro, dalla punta del cono fino all'altra estremità. Anche qui, la scelta è vostra: potete realizzare dei cannoli più grandi, come ho fatto io, e dunque rivestire interamente il cilindro, o farli più piccoli, fermandovi con la pasta a metà dello stampo. 
Spennellate i cannoli con le uova leggermente sbattute, rotolateli per bene nello zucchero ed infornateli a 180°C per circa 20 minuti. Dovranno essere belli dorati. 
Lasciateli raffreddare completamente e nel frattempo preparate la ganache: portate quasi a ebollizione la panna e il burro in un tegame capiente, poi toglietelo dal fuoco e aggiungete il cioccolato tritato, mescolando bene. 
Una volta che il composto sarà ben amalgamato e senza grumi ponetelo in un altro recipiente, più grande, a bagnomaria, con acqua fredda e ghiaccio, e montate la crema con lo sbattitore elettrico per circa 10 minuti, finchè non sarà piuttosto dolida e compatta. 
Con una sac à poche riempite i cannoli con la crema, metteteli su un piatto da portata e teneteli in frigorifero fino al momento di servire.
Tenerli al fresco è molto importante, perchè altrimenti la ganache si scioglierà. 

Vi avanzerà un po' di crema... Potete dunque diminuire le dosi o, ancora meglio, spalmarla su una fetta di pane... Alla faccia della prova costume!:-)

sabato 16 giugno 2012

Cake alla ricotta e albicocche


Canzone consigliata per la preparazione:
"Rimmel", Francesco De Gregori


E' vero, ormai è tardi per pentirsi. 
Ed è tardi da molto, in realtà, perchè la prova costume, come ricordano vari giornali, andrebbe fatta a gennaio, o al più tardi a febbraio, per contenere i danni di Natale. 
Ora, diciamoci la verità: l'unica prova che faccio a gennaio è quella della cioccolata calda (fondente o classica? Con il caramello? E i biscotti?). 
E poi, voi, a gennaio, avete idea di dove siano i costumi? 
Macchè. 
Io, a fine settembre, quando le giornate iniziano ad accorciarsi e l'argomento mare/piscina è definitivamente archiviato, li metto da qualche parte nell'armadio e mi ricordo della loro esistenza solo a giugno, se va tutto bene. Insomma, non diciamo fesserie!
Anche perchè a farci sentire in colpa ci pensano già abbastanza le decine di pubblicità di creme varie, tra anticellulite, antismagliature, autoabbronzanti, pancia piatta dal mattino alla sera eccetera eccetera, perciò non credo di dover continuare oltre. 
Ma ormai chi ci crede più, a queste creme miracolose, e dopo averne provata qualcuna, - magari spendendo pure un occhio della testa - abbiamo tutte (e perchè no, anche tutti) capito che l'unico esercizio da fare, per non arrivare in spiaggia rotolando, è girare la testa a destra e a sinistra quando ci viene offerta qualche prelibatezza. 
Una crudeltà.
In realtà ci sono anche altre scuole di pensiero, (e per fortuna, oserei dire!), che prevedono la semplice riduzione dei grassi dal proprio regime alimentare. 
Che poi è la cosa migliore da fare, secondo me, anche perchè privarsi di qualunque cosa non è certamente il modo giusto per avere un aspetto sano (vi ricordate di G.?). 
Io ho dunque adottato questo metodo, e ci credete se vi dico che i dolci light sono buoni almeno quanto quelli ipercalorici? 
In primis, via il burro. 
Lo so, che è dura abbandonare il nostro amico più fidato, ma se sostituito con i giusti ingredienti non vi accorgerete nemmeno della sua assenza.
O perlomeno, è stato così per me quando ho assaggiato questa torta, assolutamente convinta che di burro ce ne fosse, e pure un bel po'.
Perciò ormai mi sono totalmente convertita alla ricotta, ma devo ammettere che anche lo yogurt ha il suo perchè, almeno per quanto riguarda i dolci soffici. 
Altro argomento scottante (e da perfezionare, come potete ben vedere dalla ricetta!), lo zucchero. Diciamo che sono ancora in fase di sperimentazione, e pur conoscendo le straordinarie capacità zuccherine dello sciroppo di agave o del malto di cereali, ho ancora qualche piccola remora...
In ogni caso, largo alla frutta, (che ci sta sempre), e all'abbronzatura.
Come cosa c'entra
Color cioccolatino si sembra più magri!

 Ingredienti per una tortiera di 24-26 cm:
- 250 g di albicocche fresche (o sciroppate)
- 125 ml di latte
- 250 g di farina
- 250 g di ricotta fresca
- la buccia grattuggiata di 1 limone
- 4 uova medie
- 1 bustina di vanillina
- 1 bustina di lievito in polvere
- 200 g di zucchero
- zucchero a velo q.b. 

In una ciotola montate con le fruste elettriche le uova con lo zucchero e la vanillina, poi aggiungete la ricotta e la buccia del limone, lavorando il composto finchè non è liscio e senza grumi. 
Alternate quindi la farina e il lievito setacciati con il latte. Mescolate con una spatola per rendere il tutto liscio e omogeneo, poi imburrate e infarinate la tortiera e trasferiteci l'impasto. 
Dopo aver lavato le albicocche, tagliatele a metà e appoggiatele delicatamente sulla superficie della torta con la parte tagliata verso il basso, distanziandole leggermente l'una dall'altra. (Se ve ne avanzano distribuitele sulla torta come più vi piace, magari con un "sole" al centro come ho fatto io).
Infornate la torta nel forno preriscaldato a 170°C per circa un'ora. Se la superficie tende a scurirsi troppo velocemente, trascorsi almeno 30 minuti aprite il forno e ricopritela con un foglio di alluminio.
Una volta cotta, lasciatela raffreddare, trasferitela su un piatto da portata e spolverizzate con lo zucchero a velo. 

lunedì 11 giugno 2012

Biscotti al cioccolato fondente


 Canzone consigliata per la preparazione:
"Per sempre", Nina Zilli


Ci sono dei periodi in cui cucinare è quasi un optional, e per il troppo lavoro e di conseguenza per l'impossibilità di sfornare alcunchè arrivo addirittura (e qui uno psicologo avrebbe pane per i suoi denti) a sognare di notte i piatti che vorrei preparare.
Poi così, di colpo e senza preavviso, qualcuno (ovvero la mia adorata sorella) mi scambia per una pasticceria ambulante e mi commissiona tre dolci super complicati in una settimana ("E vedi di farmi fare bella figura!"), oltre al vassoio di cannoli da portare alla festa del tale, oltre alla torta per la colazione, - perchè non c'è mai nulla da mangiare in casa, no! -, oltre a quei biscotti al cioccolato così buooooni, oltre al gelato da mettere in freezer per ogni emergenza eccetera eccetera.
Aiuto.
Avete presente il periodo di Natale-Santo Stefano-Capodanno, in cui in casa c'è sempre qualcosa da preparare, per gli ospiti o per il semplice fatto che è Natale?  
Ecco. 
Sono letteralmente sommersa di roba da cucinare.
Forse dovrei iniziare a farmi pagare...
"Di che ti lamenti?", direte voi. 
E avreste anche ragione, - anche perchè il fatto di sognare le preparazioni più strampalate mi sta notevolmente preoccupando -, ma c'è un limite a tutto.
In compenso non c'è un limite nel mangiare questi biscotti, supercioccolatosissimi, piccoli, morbidi e leggermente amarognoli, come piace a me. 
Se avete del cioccolato da smaltire sono l'ideale e si conservano, senza perdere morbidezza, fino a tre giorni. 
Post brevissimo, è vero. 
Ma credo che immaginiate cosa devo andare a fare...
La spesa. 
...Per cucinare!:-)

Ingredienti per circa 50 biscotti:
- 120 g di farina
- 40 g di burro
- 25 g di cacao amaro in polvere
- 115 g di cioccolato fondente di ottima qualità
- 2 uova più 1 tuorlo
- 100 g di zucchero semolato 
- 1 pizzico di lievito in polvere

Tritate il cioccolato e fatelo fondere a bagnomaria (o nel microonde), poi lasciatelo raffreddare, controllando che non secchi. Setacciate insieme la farina con il cacao e mettetela da parte.
In una ciotola frullate il burro ammorbidito a temperatura ambiente con lo zucchero, unite le uova e amalgamate finchè il composto non sarà omogeneo. Aggiungete il cioccolato fuso e mescolate. 
Unite poi, a poco a poco, il mix di farina e cacao e frullate ancora, fino ad ottenere un impasto morbido ma compatto (non riuscirete a lavorarlo con le mani, ma non preoccupatevi), rovesciatelo su un foglio di carta da forno e dategli la forma di un salsicciotto aiutandovi con la carta. Avvolgetelo nella carta da forno e mettetelo in frigorifero per almeno 1 ora.
Trascorso il tempo indicato, passate il salsicciotto nello zucchero semolato (l'impasto dovrebbe essere abbastanza morbido, quindi lo zucchero si attaccherà da solo, altrimenti spennellatelo leggermente di acqua prima), poi tagliate i biscotti di circa 5 mm di spessore. 
Poneteli su una teglia foderata di carta forno ed infornate in forno preriscaldato a 180°C per circa 15 minuti. 
I biscotti dovranno essere morbidi. 
Lasciateli raffreddare e conservateli, coperti, in un luogo fresco e asciutto.

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