Il compromesso è l'arte di tagliare una torta in modo tale che ciascuno creda di avere la fetta più grossa.

Jan Peerce

Dolci preparati con le amiche, che tra chiacchiere e risate non vengono neanche mangiati.

Dolci dei giorni tristi, quando la casa è invasa dal profumo di cioccolato, e che consolano sempre.

Dolci delle feste, delle occasioni speciali, con cui si deve fare bella figura, ma con poca fatica!

Dolci della nonna, tramandati di madre in figlia, "quelli sì che vengon buoni!...".

Dolci sbagliati e non sai spiegarti il perchè.

Dolci sempre uguali e sempre diversi, quelli pronti sempre al momento giusto, menomale.

...Nulla può competere con il sapore di un dolce fatto in casa.

mercoledì 22 febbraio 2012

Crostata morbidissima alla marmellata

Canzone consigliata per la preparazione: "Canzone di San Damiano",
 Claudio Baglioni


Ho sempre avuto un complesso rapporto di odio-amore con le crostate e anzi, per specificare, con la pasta frolla in generale.
Complice la mia mania di perfezionismo, da un lato, e l'impazienza, dall'altro (qualità che possono sembrare quasi opposte, ma che entrambe non dovrebbero MAI entrare in una cucina!), ogni volta che faccio la pasta frolla succede qualcosa. 
Di brutto.
Ok, non pensate male, non si rompono specchi, non si vedono gatti neri in giro -che poi sono così carini, secondo me!-, e nessuno passa per sbaglio sotto una scala. 
Intendo dire che capita qualcosa di brutto alla torta/crostata che io ho fatto con tanto ammmmore (e fatica!).
Eggià, perchè non mi venite a dire che impastare, (o anzi dovremmo dire non impastare) una pasta frolla che si rispetti non è difficile. 
Ed è tutta colpa del burro, che non deve assolutamente scaldarsi, per carità di Dio
Quindi deve essere freddissimo, e noi poveracci, maledicendo il momento in cui abbiamo pensato di deliziarci con una crostata o simili, dobbiamo impastare tutti gli ingredienti mettendo il turbo, magari con le mani passate sotto l'acqua ghiacciata (trucchetto rubato ad Allan Bay!) e anche se l'impasto è un ammasso sbricioloso senza forma, chissenefrega.  
Basta che non si scaldi il dannato burro.
E' in questo momento che entra in campo la mia mania di perfezionismo.  
Perchè io non sono proprio in grado di lavorare l'impasto velocemente e riuscire pure ad ottenerlo liscio come dovrebbe essere.
E quindi... insomma, capirete bene che a volte (ok, dovrei dire spesso) il mio burro si scalda eccome. 
Però l'impasto viene liscio e omogeneo, questo lo devo ammettere. 
Il risultato, come immaginerete, non è dei migliori, anzi. Anche per colpa dell'altra mania, l'impazienza, che non mi fa aspettare l'ora in cui l'impasto dovrebbe stare in frigorifero, ma che di solito mi costringe a dimezzare il tempo per la fretta. 
E dire che le crostate sono il dolce che amo di più in assoluto. 
...Quando non le faccio io!:-)


La ricetta di questa torta proviene da uno di quei foglietti sparsi che penso invadano le cucine di ognuno di noi.
Un consiglio: non perdeteli, perchè si possono rivelare davvero utili.
Come quello su cui era scritta questa crostata: si tratta di una pasta frolla leggerissima e super veloce da fare (ebbene sì, non deve riposare in frigo!!!), che rimane morbida, anche se non c'è burro, per giorni. L'importante è conservarla in luogo fresco, magari coperta.
Mi perdonino i fedeli a sua maestà la vera pasta frolla....  
Questa deliziosa imitazione è adatta alle persone piene di manie, come me.


Ingredienti per una crostata (in realtà avanza della pasta, quindi potete surgelarla o semplicemente diminuire le dosi): 
- 400g di farina
- 150 ml di olio (se proprio volete, sostituitelo con 200 g di burro)
- 2 uova intere
- 200g di zucchero
- 1 bustina di zucchero vanigliato (facoltativo)
- 1 bustina di lievito (proprio così)
- la scorza grattuggiata di mezzo limone biologico (ma potete usare anche l'aroma)
- 1 pizzico di sale
- marmellata a piacere 

Lavorate l'olio (o il burro) insieme allo zucchero. Sbattete leggermente le uova e aggiungetele all'olio incorporandovi poi, secondo l'ordine, lo zucchero vanigliato, la farina setacciata con il lievito, il sale e la scorza di limone. 
Impastate bene fino ad ottenere un impasto morbido e liscio, poi stendete la pasta direttamente su di una teglia imburrata e infarinata, aiutandovi con le mani dato che sarà troppo mordida per stenderla con il mattarello.
Punzecchiate il fondo con i rebbi di una forchetta, distribuite la marmellata (più ne mettete, meglio sarà!), rifinitela con il bordo e la classica griglia ed infornate a 180° C per circa 30-40 minuti, finchè la crostata non sarà bella dorata. 
Lasciatela nel forno, spento, per una decina di minuti e poi tiratela fuori.
 Servitela una volta raffreddata.
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